Un doveroso ringraziamento a nome di Samuele per la vicinanza, l’amore, la partecipazione.
Già conoscevamo, in parte, il potere catalizzatore del sorriso di Samuele: dolcezza, fierezza e allegria. Sono tre elementi inseparabili, ma la quantità di amici ci ha colti un poco impreparati.
Grazie anche a nome mio e di mia moglie Martina per la morsa di affetto e per la partecipazione che tutti voi avete costruito intorno alla nostra famiglia.
Ci scusiamo in anticipo, se a parte questa occasione, siamo schivi e forse un po’ “orsi”: ma sappiate che la sostanza c’è e mai come adesso ce l’avete dimostrato.
Volevo farvi partecipi di una breve riflessione. Proprio ieri mi è giunta dai Salesiani del “Michele Rua” una maglietta per te insieme a due bigliettini. Il primo diceva così:
“Tra un mese saresti arrivato nella tua nuova scuola… ti aspettavamo… Ora invece sei tu che ci aspetti, in Paradiso, proprio come voleva don Bosco: «Dite ai miei ragazzi che li aspetto tutti in Paradiso». Ciao Samuele. I Salesiani del Michele Rua”.
Il secondo biglietto, invece era una richiesta di Domenico Savio a Don Bosco su un’eventuale ricetta per diventare santi. Gli ingredienti per questa ricetta, avendo cura di miscelarli bene, insieme sono tre. Si diventa, quindi, santi con facilità.
ALLEGRIA.
Dice don Bosco: “Ciò che ti turba e ti toglie la pace non piace al Signore. Caccialo via”.
Su questo, non ho dubbi: nemmeno ore e ore di predica ti turbavano.
Ti dirò di più: toglievi le turbe anche agli altri!
FARE DEL BENE AGLI ALTRI.
La tua generosità, anche se migliorabile, era indubbia. Facciamo un altro passo, l’ultimo.
Il terzo ingrediente è: ATTENZIONE A SCUOLA.
E, scusami Samu, ma qua nessuno ha dubbi, ci siamo purtroppo giocati tutto.
Infine, grande Samu, per te e il tuo Superiore, papà e mamma vogliono rivolgere un ringraziamento particolare. Vi ringraziamo per i dieci anni che hai trascorso insieme a noi: sono stati dieci anni di luce – amore – dolcezza – energia.
Ci hai accompagnato in questa strada (la vita) così tanto meravigliosa quanto impervia e faticosa. Ci hai preso in braccio, insieme abbiamo attraversato il guado e sei riuscito a sorridere indicandoci la nuova via. Grazie, siamo orgogliosi di averti avuto per dieci magnifici anni. Samu, forse il primo miracolo ti è riuscito. Ora tocca a noi.
Per quanto riguarda oggi, doveva essere una giornata di dolore per commemorarti, e l’hai trasformata in una festa!
Un abbraccio.

Il tuo papà

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